Gli atti tipici dello PSICOLOGO sono:

  • Prevenzione-primaria, secondaria e terziaria;
  • Psicodiagnosi;
  • Sostegno psicologico;
  • Abilitazione e Riabilitazione.

Attraverso questi ci si può occupare di condizioni di natura Psicopatologica e NON, poiché riconducibili alla Psicologia Clinica, Dinamica ed alla Psicologia della Salute.

Vediamone alcuni un pò più da vicino, seppur brevemente:

  1. Prevenzione Primaria: attività che mira ad evitare l’insorgere di un disagio, disturbo o malattia;
  2. Prevenzione Secondaria: attività rivolta al contenimento, al fine di evitare un aggravamento, e/o volta alla riduzione della gravità, o alla risoluzione di una condizione precocemente identificata;
  3. Prevenzione Terziaria: attività focalizzata sulla gestione o riduzione delle severe complicanze o del rischio di ricadute su problematiche oramai innescate;
  4. Abilitazione: attività che mira allo sviluppo e/o al potenziamento di competenze, abilità, risorse fisiche, psichiche, relazionali, comunicative, ambientali, non adeguatamente sviluppate nell’ Individuo;
  5. Riabilitazione: attività svolta al recupero di competenze individuali psico-fisiche e relazionali compromesse ergo volta al recupero di uno stato psico-fisico compromesso da eventi di vita impattanti o traumatici di varia natura;
  6. Sostegno Psicologico: qualsivoglia attività finalizzata al mantenimento e/o al miglioramento di uno stato di salute più o meno compromesso per aiutare la Persona ad affrontare ed uscire da uno stato di sofferenza acuta o cronica, mobilitando le proprie RISORSE interne ed esterne.

Lascio un mio personale punto di vista, affinchè funga da stimolo di riflessione: la forma più alta di Intervento Psicologico, a mio avviso, è proprio il supporto psicologico che in sé racchiude tutto. Si può sostenere la PERSONA senza implicitamente fare prevenzione primaria, secondaria e terziaria, abilitazione e riabilitazione?. Secondo me NO!

Il Counseling Psicologico non è un atto tipico a sé. Semplicemente tende prevalentemente, ma non esclusivamente, attraverso gli atti tipici sopraddetti, a concentrarsi su dimensioni di disagio in tempi brevi.

Tutta la Psicologia Clinica è terapia per definizione. Non sussiste qualcosa di clinico che non sia terapeutico. Clinico implica, infatti, tutto ciò che prevede: Diagnosi, studio e cura/trattamento della  Persona/Paziente.

Di seguto, uno stralcio di Documento tratto dal Sito ufficiale dell’Ordine Nazionale Psicologi: ”LA PSICOLOGIA CLINICA costituisce uno dei più diffusi ambiti di ricerca ed INTERVENTO Professionale, il cui dominio di applicazione concerne: problemi di adattamento, disturbi del comportamento, stati di malessere e sofferenza allo scopo di valutarli e prendersene CURA con mezzi PSICOLOGICI (STRUMENTI E TECNICHE RELATIVE AI PROCESSI PSICHICI), per facilitare e sostenere il BENESSERE E LO SVILUPPO cognitivo, emotivo e relazionale della PERSONA. La PSICOLOGIA CLINICA si contraddistingue per metodologie e strumenti di intervento. La progettazione di un Intervento Clinico di CURA  è intesa come AIUTO alla maturazione di capacità di consapevolezza e comprensione della propria realtà psichica nonché di uno stile comportamentale e relazionale adattivo e funzionale per la Persona”.

In sintesi, l’applicazione di tutti gli ATTI tipici ha scopo di favorire, mantenere o recuperare lo stato di BENESERE PSICO-FISICO DELLA PERSONA.

“Il Benessere non è solo la condizione di richiamo della qualità di Vita, bensì una dinamica disposizione interna che comunica al Mondo come stai!.”

 

Psicologa Dott.ssa Sara Agostini