A prescindere da chi ci governa, è opportuno dare priorità a noi e al nostro benessere.

Come le decisioni governative influenzano il benessere psicologico di tutti i cittadini? In quali contesti riusciamo a trovare elementi che soddisfano maggiormente i bisogni e le necessità delle persone? Perché c’è così tanta confusione a livello governativo e  organizzativo e che impatto ha sulle condizioni di vita delle persone? Come possiamo gestire al meglio le risorse interne e le emozioni, per salvaguardare il nostro benessere psicologico e quello dei nostri familiari? Prevenire è davvero meglio che curare?

Il ruolo del governo in questo periodo storico è decisamente significativo sulla vita di ogni cittadino e spesso le decisioni sembrano subite e imposte piuttosto che condivise, accettate e quindi rispettate con approvazione. Dopo il governo Conte con DPCM in continuo cambiamento, attività lavorative che aprono e chiudono sulla base di dati e informazioni raccolte sul contagio Covid-19, siamo poi giunti alle  dimissioni di Conte, per iniziare con il governo Draghi, famoso per essersi sempre speso per il controllo del debito pubblico, che in questo periodo storico sembra essere la conseguenza problematica principale del problema sanitario. In scena si riconfermano Di Maio e Lamorgese: ci sarà  chiarezza e ordine con il nuovo governo, o assisteremo nuovamente a caos, continui cambiamenti repentini e grave difficoltà degli italiani a seguire tutte le dinamiche politico-organizzative, con conseguenze non indifferenti sul benessere psicofisico?

I bisogni e le necessità dei cittadini, si rimodulano in base al contesto e particolare importanza assume la dimensione abitativa oltre che la zona di residenza: è sufficiente pensare alla differenza tra abitazioni dotate di giardini, terrazzi al sole, strutture nuove,  rispetto a piccole abitazioni buie, poco spaziose e vetuste.  Nei luoghi più poveri della città, il fenomeno Covid-19 non viene percepito ugualmente dagli abitanti delle zone più facoltose. Persone che si percepiscono costrette all’isolamento, famiglie numerose che vivono in luoghi poco spaziosi,  senza stanze personali,  subiscono conseguenze psicologiche gravi: c’è più tempo da investire con i propri cari,  lo spazio invece non è adeguato per mantenere la propria privacy, la poca luce solare influenza l’ organismo, con conseguenze fisiche e psicologiche. Investire molto tempo in un’abitazione non adeguata ai bisogni della famiglia, crea le basi per l’insorgere di patologie gravi, quali disturbi ossessivi compulsivi, depressione, dipendenze patologiche e nello specifico, aumentano il numero di casi dipendenti da Internet e videogiochi.