Le donne che subiscono violenza non sono necessariamente masochiste ma semplicemente sono oggetto di una manipolazione psicologica da parte del partner abusante, il quale rimanda costantemente alla donna le cause scatenanti le proprie azioni. Parliamo in tal caso di plagio, una vera e propria manipolazione psicologica perpetrata con l’intento di confondere la vittima nella valutazione delle circostanze arrivando ad accusarsi di quanto accaduto e deresponsabilizzando il partner. Ne consegue una giustificazione degli atti violenti percepiti dalla stessa come non intenzionali: “Non voleva, sono stata io ad aver scatenato in lui quella rabbia. E’ colpa mia, lui mi ama”. Il plagio si struttura attraverso due fasi: la seduzione e la minaccia. L’inizio della relazione viene descritto come idilliaco, ricco d’amore tale da attivare in lei un istinto di accudimento verso il

compagno. Si tratta di un processo lento di coercizione ed isolamento. A questo controllo spesso si accompagnano l’induzione al senso di colpa e della paura, attraverso mezzi subdoli come la minaccia di suicidio e dell’allontanamento dai figli se la stessa dovesse lasciarlo. Sono proprio i meccanismi

innescati da tale processo ad bloccare spesso le donne abusate nel dire basta e denunciare ogni sopruso. La paura e il senso di colpa sono sentimenti che si addentrano nelle donne vittime del proprio compagno, tanto da non riuscire a trovare il coraggio di procedere ad una denuncia anche perché schiave di un amore malato. L’uomo violento infatti è un ottimo attore che attraverso il mezzo subdolo della violenza psicologica riesce a ribaltare i ruoli passando da carnefice a vittima: “ Non puoi lasciarmi perché io ti amo tantissimo- se mi lascia mi uccido” oppure “Non volevo farti del male, se solo non mi avessi provocato. Scusami lo sai che ti amo, non succederà mai più”. Bene, queste frasi devono essere per noi un campanello d’allarme, devono aprire quello spiraglio di luce nella nebbia della paura e indurci a dire basta.

L’amore non è violenza

© Psicologa del copyright |Psicologa| Dott.Ssa Romina Qerimi