La mente depressa

La depressione è una malattia mentale molto diffusa e in continua crescita, specialmente tra i giovani a causa del fatto che siamo inseriti in una società dove gli standard richiesti sono molto alti e dunque è facile non sentirsi adeguati. L’arrivo della pandemia ha comportato la necessità di rivisitare i propri stili di vita, non solo per i giovani ma anche per gli adulti, richiedendo nuove forme di adattamento. La sofferenza interna che prova chi è depresso è collegata alla perdita di qualcosa che può essere di natura materiale (per es, fallimento di un progetto), affettiva (per es. rottura di una relazione) o astratta (per es. perdita della fede in Dio, cambiamento nella rappresentazione di sé). Il funzionamento mentale di chi è depresso può comportare nei casi più gravi al desiderio di porre fine alla propria vita, poiché la tristezza diviene una voragine dove l’individuo non ha più fiducia in una possibilità di crescita, indossando perennemente delle lenti scure che distorcono la realtà. In questi casi

Come si manifesta la depressione?

  • Mancanza/aumento dell’appetito
  • Perdita del sonno -tono dell’umore basso
  • Mancanza di energia -rimuginio di pensieri
  • Visione negativa del futuro
  • Perdita dell’interesse sessuale (Sanavio & Cornoldi, 2017).

 

Che cosa comporta la depressione nella nostra vita?

  • Compromissione delle prestazioni lavorative
  • Compromissione delle abilità sociali e relazionali.

 

Come funziona la mente?

La mente è un sistema che regola il comportamento umano sulla base di rappresentazioni che la persona si crea della realtà. La tristezza è una emozione di base che ha una funzione di adattamento e che tutte le persone provano, che si trasforma in depressione quando diventa un vissuto interno costante che ha ripercussioni su differenti ambiti della vita dell’individuo, perdendo dunque il carattere provvisorio tipico delle emozioni e divenendo una condizione interna stabile e invalidante.

Le depressione può essere riconducibile al lutto, intesa come una perdita che viene elaborata dalla psiche seguendo un processo che prevede 4 fasi:

  • Incredulità (la persona non crede a quello che è successo)
  • Negazione dell’evento e speranza di recupero (la persona nega l’accaduto ed è convinto che si risolverà tutto brevemente)
  • Disorientamento e disperazione (la persona è consapevole di quanto è accaduto e vive momenti di disperazione)
  • Accettazione e investimento su altro (la persona ha accolto la nuova realtà, ha riacquisito una pace interiore che permette di investire in nuovi progetti).

La mente depressa si blocca nella reazione depressiva e non procede nel doloroso processo che parte dal fallimento per arrivare all’accettazione. (Ehrenberg, 2010).

 

Come si può iniziare a stare bene?

 

La depressione è un problema che può essere affrontato, grazie al desiderio della persona di chiedere aiuto ad uno psicologo ed esplorare che cosa c’è dietro i propri vissuti emotivi negativi, con l’intento di accedere a nuove forme di simbolizzazione.

Lo specialista costruirà una relazione calda e accogliente che permetterà alla persona di sentirsi libera di condividere i propri vissuti e pensieri più dolorosi, per costruire una nuova visione di sé e trovare soluzioni pratiche per riconquistare il proprio equilibrio. L’intento è quello di guadagnare un sufficiente livello di autostima che permetta all’individuo di ri-investire all’interno della propria vita e stare meglio con gli altri, dopo aver guardato a quelle parti tristi del sé come a componenti che non vanno negate ma accolte. L’apertura verso se stessi è quanto permette all’individuo di aprirsi al mondo (Rainone & Mancini, 2018).

 

© Copyright Psicologo Psicoterapeuta Dott.Riccardo Scalcinati