PARLIAMO DI DIPENDENZE ADOLESCENZIALI: GAMING, CHAT, GIOCHI D’AZZARDO E ALTRO

 

Farò qui un brevissimo accenno ad alcune forme di dipendenza che, soprattutto in questo periodo, hanno evidenziato una tendenza ad affermarsi fra i teen-agers e gli adolescenti; e in questa tendenza, la chiusura delle scuole ne ha facilitato la diffusione.

Credo sia importante per i genitori cogliere i primi segni di questo disturbo, senza tuttavia penalizzare con provvedimenti drastici, i propri figli. Si è notato, purtroppo, un anticipo dell’età rispetto a circa cinque anni fa; infatti, vediamo che già a 12-13 anni, i ragazzi s’immergono a capofitto sui tablet, computer e cellulari, per rimanere in qualche modo inseriti in un mondo che dovrebbe essere di esclusivo loro uso e consumo. Ma purtroppo così non è, come i recenti episodi di Tick-Tock hanno dimostrato.

Forse, proprio verso l’inserimento dei ragazzini alla scuola media, sarebbe corretto imporre delle regole sull’uso della tecnologia; l’uso del blocco “controllo genitori” è d’obbligo e, data la bravura geniale che molti hanno, è necessario il controllo continuo di questo blocco. Oggi possiamo affermare che non vi siano App per soli minori, includendo in queste App certi giochi e certe sfide che si creano nei gruppi. D’altra parte non è giusto non far conoscere l’uso di queste tecnologie ai nostri figli, considerando che la loro comunicazione e parte della loro socializzazione viaggerà su di esse.

Ma quali sono i segnali che i ragazzi lanciano, per evidenziare che il passatempo è diventato una dipendenza? Di norma, la “lampadina” sono gli scatti nervosi o di rabbia che avvengono proprio quando un genitore richiama il/la figlio/a ad abbandonare il gioco per fare i compiti o per andare a cena. Attenzione: qui è importante aspettare qualche minuto abbondante affinché il/la ragazzo/a finisca il gioco, sicché invito i genitori ad avvertire che entro 15-max-20 minuti si dovrà chiudere tutto per aderire alle richieste dei genitori stessi. E 20 minuti sono un tempo più che sufficiente per terminare o il gioco o i discorsi con il gruppo.

Altro fattore da notare è l’isolamento dal gruppo dei pari, il cui solo confronto diviene il cellulare o il PC o il tablet. I teen-agers e gli adolescenti si chiudono nella propria stanza o nel proprio angolo e comunicano molto poco anche con i familiari; sono scontrosi, mangiano poco o tanto, cioè alterano il loro normale ciclo nutrizionale e comportamentale.

Infine, a livello fisico, lo sviluppo neurologico del cervello dell’adolescente avviene in regioni associate alla motivazione, all’impulsività ed alla dipendenza. L’impulsività dell’adolescente, e/o la continua sua ricerca di tratti concernenti il comportamento transizionale, può essere spiegato in parte dai cambiamenti maturativi dei sistemi corticali cerebrali (1). Questi processi di sviluppo possono promuovere l’apprendimento per imitazione del funzionamento adulto, ma possono anche conferire una maggiore vulnerabilità agli atteggiamenti adolescenziali patologici.