Molti studi sono stati fatti e molto è stato detto a proposito del lutto. Uno degli esponenti più importanti del panorama è stata senza dubbio la psichiatra svizzera Kubler Ross. Facendo riferimento alla teoria a cinque fasi di possiamo definire l’elaborazione del lutto come un processo che si sviluppa attraverso questi momenti:

  • Fase della negazione o del rifiuto: costituita da una negazione psicotica dell’esame di realtà;
  • Fase della rabbia: costituita da ritiro sociale, sensazione di solitudine e necessità di direzionare il dolore e la sofferenza esternamente (forza superiore, dottori, società…) o internamente (non essere stati presenti, non aver fatto di tutto…);
  • Fase della contrattazione o del patteggiamento: costituita dalla rivalutazione delle proprie risorse e da un riacquisto dell’esame di realtà;
  • Fase della depressione: costituita dalla consapevolezza che non si è gli unici ad avere quel dolore e che la morte è inevitabile;
  • Fase dell’accettazione del lutto: costituita dalla totale elaborazione della perdita e dall’accettazione della differente condizione di vita.

La Kubler Ross trattava però pazienti ai quali veniva diagnosticata una malattia degenerativa incurabile e quindi, fondamentalmente, la teoria di cui sopra si applicava a questi pazienti ai quali veniva detto che sarebbe defunti dopo tot mesi, a seconda della gravità.

Ma in psicologia il lutto non comprende solo questo caso.

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