E qual è allora L’ANTIDOTO per l’impotenza ?

“L’attività creativa è quindi quella che rende l’uomo un essere rivolto al futuro, capace di dar forma a quest’ultimo e di mutare il proprio presente.” Lev S. Vygotskij

Il pensiero creativo è ciò che ci permette di trovare soluzioni innovative anche di fronte agli ostacoli più impensati, poiché rompe gli schemi abituali che siamo abituati ad applicare nella vita quotidiana. Il pensiero creativo viene chiamato anche pensiero laterale o divergente, poiché si contrappone al pensiero logico / verticale, che si basa sul binomio causa-effetto.

Lo psicologo Edward De Bono sostiene che il ragionamento logico, quello che viene privilegiato nel nostro sistema d’istruzione,  non può soddisfare in modo completo l’esigenza di nuove idee, che oggi cresce in maniera esponenziale.  In un mondo in continua trasformazione è infatti necessario trovare soluzioni fuori dagli schemi, che difficilmente sono frutto di un ragionamento esclusivamente basato sulla logica.

Spesso è importante analizzare da più punti di vista un problema e cercare delle soluzioni attraverso delle associazioni insolite, senza ricercare un’unica soluzione diretta al problema, indagando le connessioni apparentemente nascoste della nostra mente.

In questo momento storico, in cui si rendono d’obbligo tante restrizioni sia per i singoli cittadini, che per le imprese, è importante più che mai riuscire ad allenare il nostro pensiero creativo, che a differenza di quello logico è innato nell’uomo, e procede sempre per tentativi ed errori.

Quali sono gli OSTACOLI ALLO SVILUPPO DEL PENSIERO CREATIVO ?

  1. perfezionismo
  2. utilizzo esclusivo del pensiero logico
  3. paura di sbagliare o apparire stupidi/incompetenti
  4. non rompere mai le regole
  5. falso mito del “bisogna essere pratici”
  6. rifuggire l’ambiguità o le situazioni ambigue (non tollerare l’incertezza)

Tutti questi elementi ci impediscono di seguire il corso delle nostre idee più creative e potenzialmente innovative e di successo, poiché ci ancorano ad un tipo di ragionamento lineare.. il tipico ragionamento che “non fa una piega”.

Per tanti di noi è naturale rifiutare ciò che  sembra imperfetto, incerto, ambiguo o addirittura insensato. Non riusciamo a tollerare “le pieghe” del nostro pensiero e attiviamo subito il nostro giudice interno che tacita qualsiasi barlume di creatività, spesso anche in maniera brutale. Ecco allora che ci troviamo di nuovo bloccati dalla paura del fallimento e torniamo a cadere in quell’impotenza appresa, con anni di allenamento, aggiungerei.

Che cosa ci permette INVECE di sviluppare la creatività?

  1. Umorismo
  2. Motivazione
  3. Pensiero laterale
  4. Esperienza
  5. Sospensione del giudizio verso le nostre idee
  6. Considerare l’errore come un feedback e dunque come una risorsa da utilizzare

Grazie a questi elementi riusciamo a sganciarci da un ragionamento solo ed esclusivamente logico e lineare, legittimandoci a pensare in maniera differente e quindi a distinguerci. Così facendo potremo uscire anche dallo schema dell’impotenza, perché essa è appunto appresa, non innata (a differenza del pensiero creativo). Questo è il motivo per cui l’essere umano, sia come individuo che come specie, è riuscito a superare molteplici avversità e crisi e a diventare ciò che è oggi.

Non siamo programmati per arrenderci, ma per perseverare.

BIBLIOGRAFIA

De Bono, Edward, Creatività e pensiero laterale, Bur, Milano, 1998

Garber, J. & Seligman, M.E. (1980) Human Helplessness: Theory and Applications. Nueva York: Academic Press.

Seligman, M.E.; Maier, S.F. & Geer, J. (1968) The alleviation of learned helplessness in dogs. Journal of Abnormal Psychology; 73: 256-262.

© Copyright Psicologa | Dott.ssa Chiara Guarducci