COME PROTEGGERSI ALLORA DA QUESTI RISCHI?

Sicuramente sfruttando l’effetto di questa lente d’ingrandimento! Siamo fermi, quindi ci si può facilmente ritagliare uno spazio di confronto in famiglia, in cui stabilire nuove regole tutti insieme per la gestione della giornata, con qualche eccezione, ma non troppe.

Qualche consiglio per la progettazione della routine: inserire un momento fisicamente attivo, inserire un momento di apprendimento, cercare ad ogni costo di regolarizzare gli orari dei pasti e del sonno, inserire uno momento di noia (si, di noia, poiché la noia, sottovalutata dalla nostra cultura, in realtà favorisce la creatività individuale e la presa di coscienza dei propri gusti e delle proprie attitudini!); inserire momenti di confronto in famiglia (possiamo creare, infatti, degli spazi in cui far porre ai nostri figli domande sulla situazione attuale della pandemia, cercare di approfondire se qualcosa non è stato compreso o è stato travisato ed è fonte di paure, comunicarsi se ci sono degli aspetti che si possono perfezionare per stare insieme al meglio e così via).

Altro aspetto riguarda le dinamiche pregresse. Abbiamo ora tempo per metterci in discussione e confrontarci. La domanda diventa “Come mai tra noi accade questa cosa spiacevole?” e approfondire i vissuti reciproci rispetto a determinate situazioni, già presenti in precedenza, ma ora più grandi e più visibili. Spezzare dunque i circoli viziosi che possono generarsi in ogni famiglia, interrogandosi insieme su ciò che accade, senza dare nulla per scontato e ascoltandosi profondamente. Vista così, la quarantena può diventare anche un’opportunità! Parlavamo ad esempio della gestione dei compiti a casa, chiediamoci cosa non sta funzionando e chiediamolo ai nostri figli: “Come possiamo far sì, insieme, che il momento dei compiti sia sereno e piacevole?”

Condividere vissuti ed esperienze con la propria famiglia aiuta la sensazione di essere una squadra, una squadra vincente, che con la collaborazione di tutti i suoi membri può raggiungere enormi risultati. Questo accresce l’autostima della famiglia.

Sotto questa singolare lente d’ingrandimento c’è anche il nostro stato d’animo, le nostre paure, ma anche il nostro coraggio; le nostre angosce, ma anche le nostre gioie; le insicurezze, ma anche i punti di forza.

Dunque in famiglia, come in ogni relazione, un prezioso fattore protettivo è la consapevolezza di noi stessi! Chiediamoci ogni giorno: “Come sto oggi? Il mio corpo è teso o rilassato? Ho la mente piena? Cosa sento?”.

Se in quel giorno la risposta è positiva, siate un pilastro per gli altri membri della famiglia, se la risposta è negativa, chiedete agli altri di essere il vostro pilastro e fatevi aiutare dal vostro corpo attraverso tecniche di respirazione.

© Copyright Psicologa /Psicoterapeuta  Dr.ssa Giuseppina Piersanti