QUINDI QUALI SONO I RISCHI PSICOLOGICI PER LE FAMIGLIE IN QUARANTENA?

Bhè possiamo dire che sono gli stessi rischi di sempre, ma come fossero posti sotto una lente d’ingrandimento.

Uno dei rischi principali riguarda la coppia genitoriale, anche nei genitori separati. Sappiamo, infatti, che la capacità di fare squadra dei genitori verso la cura dei figli è ritenuta oggi fondamentale. Questa capacità, chiamata co-genitorialità, va ad integrare le due visioni educative fondamentali: l’esserci, che solitamente è attribuito alle madri e il divenire, attribuito ai padri. Unendosi, queste due prospettive, danno vita ad una prospettiva più completa e funzionale.

Il rischio, dunque, è che nella quarantena possano, invece, ingigantirsi (come sotto una lente d’ingrandimento) le differenze tra i coniugi, l’incapacità di agire tramite un concordato filo comune, l’inasprirsi di disagi pregressi fra i genitori, che arrivano a sembrare inconciliabili. Questo può generare un clima molto pesante nella quarantena, dove i figli sono ancor meno protetti del solito.

L’ingrandimento può riguardare anche dinamiche pregresse nella relazione genitori-figli, inasprendo il confronto e le incomprensioni.

I figli, inoltre, rischiano una regressione, che ogni genitore vedrà proporsi davanti ai suoi occhi, a seguito delle svariate incertezze e dell’impossibilità di rafforzare l’autostima tra pari e nelle istituzioni. Questo potrebbe generare un circolo vizioso: genitori già tesi e preoccupati, di fronte alla regressione dei figli, sempre più preoccupati e insicuri, figli a loro volta ancor più insicuri, poiché stanno generando preoccupazione nei genitori e si sentono sbagliati e così via…

© Copyright Psicologa /Psicoterapeuta  Dr.ssa Giuseppina Piersanti